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Il lavoro in italiano l2: lezione svolta

  • Tempo di lettura:8 minuti di lettura

Uno degli argomenti più affrontati nelle classe di italiano L2 è quello relativo al mondo del lavoro. Queste lezioni suscitano anche molto interesse negli studenti, soprattutto in coloro che non hanno ancora un’occupazione e vorrebbero lavorare in Italia. 

Essendo molto adattabile a tutti i livelli si possono utilizzare diverse modalità di approccio alla lezione: ci si può concentrare sul lessico: per esempio imparando i nomi dei mestieri e i luoghi di lavoro dove questi si svolgono; è molto utile per studiare argomenti grammaticali iniziali come la concordanza di genere, numero o gli articoli. Inoltre, si può affrontare l’argomento da un punto di vista interculturale, proponendo un confronto tra i lavori in Italia e quelli nei paesi degli studenti. Proprio riguardo a questo ultimo approccio ho trovato molto utile l’unità 3 del manuale Ataya Prima, un libro di italiano L2 che uso spesso durante la programmazione delle mie lezioni.

Si tratta quindi di un argomento molto versatile, oltre che di facile comprensione.

Come anticipato, il lavoro è un argomento adattabile ai diversi livelli di italiano l2, anche a quelli più bassi. E’ proprio a questi livelli che si rivolge la lezione che presento oggi in questo articolo: 

Il lavoro con studenti di italiano l2: come svolgere la lezione

Livello A0

Durata 2h

Obiettivi: Ampliamento lessico del lavoro; introduzione verbo avere.

Motivazione

  • L’insegnante chiede agli studenti quali lavori conoscono, quali hanno fatto o quali vorrebbero fare. In questa prima fase si possono invitare gli studenti a nominare i lavori che conoscono anche nella loro lingua madre, traducendoli poi insieme in italiano. In questo modo, l’insegnante avrà occasione di porre un confronto con i lavori nei diversi paesi del mondo.

Globalità

  • Una volta introdotto e capito l’argomento della lezione, l’insegnante scriverà alla lavagna la domanda “che lavoro fai?” facendo notare l’importanza di questa domanda nella vita di tutti i giorni, per esempio nella compilazione di documenti. Questa domanda farà da titolo alla lezione.
  • A questo punto si può consegnare ad ogni studente una scheda, sulla quale sono rappresentati diversi lavori. 

L’insegnante può selezionare i lavori da utilizzare in base agli studenti a cui è rivolta la lezione. Conoscendo già il background degli studenti ho selezionato dei lavori in linea con le loro prospettive lavorative.

  • Osservando la scheda, si chiede agli studenti quali di quei lavori conoscono, stimolando la conversazione e la partecipazione di tutti.
  • Una volta esaurite le opzioni si possono presentare i bigliettini con i nomi dei lavori, coperti sul tavolo. 
  • Gli studenti a turno pescheranno un nome, lo leggeranno ad alta voce ed indicheranno quale secondo loro è il mestiere corrispondente.
  • Una volta individuato, l’insegnante nasconde il nome e invita gli studenti a provare a scrivere correttamente il nome appena letto. 
  • La correzione avverrà alla lavagna, dove l’insegnante scriverà il nome corretto.

Analisi

Questa parte di lezione si può sfruttare per esercitare o introdurre (nel caso ancora non si conoscesse) l’utilizzo del verbo avere.

  • Una volta completata la scheda con i nomi dei lavori, far notare agli studenti che ogni lavoro rappresentato, ha con sé un attrezzo. Facendo la domanda agli studenti “Che cosa HA il …? + (nome del lavoro), e scrivendo la domanda alla lavagna.
  • Per ogni lavoro gli studenti possono fare delle ipotesi sul nome dell’attrezzo, su come si chiama nel loro paese, se lo sanno usare o se l’hanno mai usato.
  • Attraverso un confronto tra gli studenti, aiutandosi anche con le loro lingue madri, l’insegnante guiderà gli apprendenti al nome corretto e lo scriverà alla lavagna.
  • Dopodiché chiederà: “Chi ha … (nome dell’attrezzo)?”; gli studenti dovranno formulare la frase con la seguente costruzione:

NOME DEL LAVORO + VERBO AVERE + NOME DELL’ATTREZZO

Esempio: Insegnante: Chi ha la pala? Studenti: il muratore ha la pala.

  • Si procede così con il nome di ogni attrezzo, abbinandolo al mestiere corrispondente e formulando le frasi corrette;
  • L’insegnante proseguirà facendo notare l’utilizzo del verbo avere e scrivendo dunque la coniugazione completa di tutte le persone. (Oppure delle prime tre se il livello è ancora iniziale).
  • Se il livello degli studenti lo permette, si possono scrivere le frasi sul quaderno.

Sintesi

Nella fase finale della lezione, è importante fissare quanto appreso. Per terminare la lezione in modo più leggero si può proporre un’attività ludica: un metodo molto utile per aumentare la motivazione degli studenti nelle classi di italiano L2. Se ti interessa approfondire, puoi trovare un articolo sulla didattica ludica qui.

  • L’insegnante ritaglierà le immagini dei mestieri imparati durante la lezione e li metterà coperti sul tavolo. A turno gli studenti pescheranno un’immagine che rappresenta un lavoro; dovranno quindi mimarlo per farlo indovinare ai compagni.
  • Il primo studente ad indovinare il lavoro mimato dal compagno dovrà abbinare a quel lavoro, l’attrezzo corrispondente, usando la frase imparata in precedenza. 
  • Procedendo in questo modo con tutti i lavori si potrà ripassare il nome dei lavori, quello degli attrezzi e la costruzione corretta della frase.

OCCORRENTE: Scheda con i lavori; Bigliettini con i nomi dei lavori; Bigliettini con i nomi degli attrezzi.

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